STORIA

Fondati nel 1973 da Edoardo Tiboni per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di "fatti" letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.
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I Premi Internazionali Flaiano, patrimonio prezioso di Pescara e dell'Italia, nella loro composita configurazione, si sono proposti ed articolati per ben quarantasei edizioni su presupposti tanto precisi quanto polivalenti. Intanto, onorare e ricordare lo scrittore, che al Premio ed all'associazione, dà il nome: ma onorarlo al di fuori di una fredda prassi commemorativa, attivando al contrario un insieme di manifestazioni nelle quali confluissero motivi concreti di cultura, nel senso più specifico di produzione e divulgazione di fatti letterari, teatrali, cinematografici e televisivi. La Mostra d'Arte cinematografica, annualmente prodotta come scandaglio delle novità portate dal grande schermo e insieme come recupero e rivisitazione di film che abbiano interessato su diversi versanti i fattori basilari di questa specifica e fortunata forma di linguaggio e di comunicazione per immagini, ha registrato di stagione in stagione presenze calcolate a molte decine di migliaia di spettatori, in gran parte giovani.

Inoltre del Flaiano Film Festival risulta un altro dato significativamente "culturale" ovvero l'accresciuta capacità della cinematografia di comunicare ed interessare, mediante scelte rigorose, di gusto e di rispetto dell'arte.

Altro punto fermo nella programmazione dei Premi Flaiano è l'attenzione al teatro, riconosciuto come forma d'arte capace di trovare spazio in ogni tempo. Sono inoltre premiati i grandi protagonisti della scena, italiani e stranieri, come ben evidenzia l'albo d'oro.

Nella sezione letteraria il Flaiano si è sempre fatto portatore di presenze di eccellenza a Pescara, chiamando in causa annualmente scrittori di indiscussa importanza, alcuni dei quali insigniti successivamente del Premio Nobel come Seamus Heaney, José Saramago, Derek Walcott, Imre Kertesz, Jean Marie Le Clézio e Peter Handke.

"Sono felice di essere protagonista insieme a grandi scrittori quali Daniel Pennac, Paulo Coelho, Enzo Bettiza, Tahar Ben Jelloun, Yves Bonnefoy di questo concorso letterario davvero straordinario che mi ha anche fatto conoscere Flaiano".
Abraham B. Yehoshua
Il premio di narrativa ha laureato libri ed autori che hanno rappresentato e rappresentano il meglio dell'offerta editoriale italiana e straniera di questi anni. Il Premio si avvale inoltre del giudizio della cosiddetta "Giuria dei 100" alla quale è affidato il compito di scegliere tra i romanzi finalisti l'opera vincitrice del Superflaiano. Da dieci anni a questa parte poi il premio letterario si è arricchito di una sezione dedicata all'italianistica che assegna il riconoscimento ad un'opera pubblicata all'estero, ulteriore segno del significato e dell'importanza che ha ormai assunto il premio.
Infine la sezione riservata alla televisione ed alla radio che assegna ogni anno riconoscimenti ad autori, interpreti, giornalisti, conduttori, programmi radiofonici, distinguendosi sempre di più per la qualità e l'originalità delle sue scelte, premiando la popolarità, ma anche l'impegno sociale, artistico, divulgativo, per una Tv di svago ma anche e soprattutto per una Tv di verità e serietà.
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ENNIO FLAIANO

Pescara, 5 marzo 1910 - Roma, 20 novembre 1972

È una delle figure più originali della letteratura italiana contemporanea. Narratore, drammaturgo, autore cinematografico insigne, firmò i soggetti dei più bei film di Fellini, di Antonioni, di altri celebri registi, inventò termini come "la dolce vita" e termini come "paparazzo" o "vitelloni". Geniale autore di aforismi, fu moralista acre e tragico, le sue prose sono percorse da un'originale vena satirica e da un vivo senso del grottesco attraverso i quali vengono colti gli aspetti più paradossali della realtà contemporanea.
Le sue opere: "Tempo di uccidere", "Una e una notte", "Il gioco e il massacro", "Le ombre bianche", "Autobiografia del blu di Prussia", "Diario degli errori", "La guerra spiegata ai poveri", "La donna nell'armadio", "Un marziano a Roma".